Caprarola
01032 Caprarola (VT) mobiletext
Dominata dal prestigioso Palazzo Farnese, Caprarola è un antico borgo molto pittoresco attraversato dalla cosiddetta ‘Via Dritta’, che dai piedi della collina sale come un lungo cannocchiale, scalando un notevole dislivello fino a raggiungere il piazzale dello straordinario palazzo pentagonale cinquecentesco.
Il Cardinale Alessandro Farnese, che poi divenne papa Paolo III, ne fece il suo quartier generale, segno tangibile di prestigio e potere. Al palazzo si accede tramite due larghe scalinate che portano all’imponente terrazza d’ingresso che regna sulla campagna circostante, offrendo splendidi scorci panoramici.
Palazzo Farnese è un gioiello architettonico unico e da non perdere, con le sue sontuose sale di rappresentanza dove il Cardinale accoglieva nobili, musicisti e letterati; la magnifica scala elicoidale tutta affrescata che Alessandro Farnese percorreva a cavallo; la Sala del Mappamondo con le sue carte geografiche che raffigurano il mondo allora conosciuto, ancora senza l’Australia.
Sul retro, a ridosso del palazzo, si trovano i Giardini Bassi e, oltre un bosco di abeti bianchi, i Giardini Alti dove esplode uno spettacolo di sculture, fontane, giochi d'acqua e labirinti di bosso. Qui si giunge alla Casina del Piacere, dove il Cardinale organizzava eventi per deliziare i suoi ospiti, e da dove si gode di una vista invidiabile che spazia sul borgo, il palazzo e la campagna romana.
Il centro medievale del paese è diviso in due rioni, Corsica e Sardegna, separati della lunga Via Dritta (oggi Via Nicolai) che venne costruita per creare una ‘salita trionfale’ al Palazzo, e per la cui realizzazione fu necessario sventrare in due l’abitato. Qui si trova una varietà sorprendente di ristoranti dallo stile unico e negozi dove acquistare i tanti prodotti tipici della zona, tra cui la Nocciola Romana DOP, le castagne, gli oli e i vini.
Tra le specialità gastronomiche spiccano inoltre i dolci alle nocciole tra cui i tozzetti, gli amaretti, le ciambelle, i brutti e buoni, i maritozzi e le pizze di Pasqua, oltre alla vellutata di nocciole e la crema di marroni.
Di grande rilievo è la Festa della Nocciola, che a fine agosto attrae migliaia di persone dalla Tuscia e oltre con assaggi di delizie alla nocciola, spettacoli, musica, una sfilata di carri folcloristici e i fuochi d’artificio.
Il paese si trova sulla variante Cimina della Via Francigena, e gode pure della prossimità al Lago di Vico, specchio d’acqua di origine vulcanica, sito all’interno di una Riserva Naturale che tutela le foreste di noccioli, castagni e faggi nella Faggeta vetusta dei Monti Cimini, dichiarata patrimonio Naturale dell’Umanità.
All’interno della riserva sono presenti aree attrezzate per la sosta e il ristoro, strade e sentieri facilmente percorribili, lungo i quali riscoprire un ambiente ancora incontaminato.
Questo è un luogo speciale dove gli amanti della natura posso rilassarsi con tranquille passeggiate nel verde, e dove gli appassionati di avventura possono effettuare escursioni di varia difficoltà, inclusa quella al Pozzo del Diavolo, una grande cavità di origine vulcanica e formata da massa lavica solidificata.